A distanza di pochi giorni da un nostro precedente comunicato, riteniamo necessario riaffrontare le criticità connesse all’erogazione delle risorse finanziarie assegnate alle scuole. 

Abbiamo accolto con grande favore l’introduzione dell’art. 18-quinquies – Disposizioni finanziarie in materia di PNRR nel recente decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 recante Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico che prevede il trasferimento ai soggetti attuatori di somme fino al 90% delle risorse previste entro 30 giorni dalla richiesta: 

Al fine di assicurare la liquidità di cassa necessaria per i pagamenti di competenza dei soggetti attuatori degli interventi del PNRR, fatta salva la disciplina delle anticipazioni già prevista ai sensi della normativa vigente, le Amministrazioni centrali titolari delle misure provvedono al trasferimento delle occorrenti risorse finanziarie, fino al limite cumulativo del 90 per cento del costo dell’intervento a carico del PNRR, entro il termine di trenta giorni decorrenti dalla data di ricevimento delle richieste di trasferimento. 

 Tale misura – fortemente sollecitata dall’ANP – differisce dunque i controlli sulla documentazione giustificativa presentata dai soggetti attuatori dei progetti PNRR al momento del saldo finale di ciascuno di essi, in presenza di specifiche attestazioni. 

Sarà un decreto del MEF, da adottare entro sessanta giorni dall’8 ottobre 2024, a stabilire sulla base di cosa e in che modo tali soggetti, le istituzioni scolastiche in primis, produrranno le attestazioni sopra citate. 

Ovviamente, riteniamo opportuno puntualizzare che tale decreto va emanato con la celerità che le circostanze impongono se si vuole prevenire una “tempesta perfetta”.  

Infatti, entro il 30 novembre prossimo, le scuole dovranno provvedere al collaudo dei beni acquistati con le risorse del “Piano Scuola 4.0” e si troveranno a dover onorare le fatture ricevute dai fornitori. Nel frattempo, lo stato di avanzamento delle progettualità collegate ai DD.MM. 170/2022, 65 e 66/2023 richiederà il pagamento di ulteriori fatture. A ciò si aggiunga il fatto che chi ha aderito al Piano scuola estate non ha ancora ricevuto neppure l’acconto del 30% delle risorse assegnate, nonostante la lettera di autorizzazione lo prevedesse espressamente a seguito dell’avvio del primo modulo registrato nel sistema informativo SIF2127. 

È del tutto evidente, quindi, come i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti relativi ai progetti PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e PN (Programma Nazionale) 2021/2027 abbiano generato una situazione di grave sofferenza finanziaria in buona parte delle scuole. 

Ripercorriamone le conseguenze. 

In primo luogo, le carenze di liquidità comportano spesso anche l’impossibilità di far fronte ai pagamenti correnti per beni e servizi essenziali, con il rischio di interrompere servizi fondamentali come progettualità, attività extracurricolari e anche semplici acquisti di forniture di materiale ordinario. 

In secondo luogo, si profila il concreto pericolo di contenziosi con fornitori e personale contrattualizzato, con ulteriore dispendio di risorse da parte dello Stato. Fioccano le diffide da parte degli operatori economici per il mancato pagamento delle fatture nei tempi previsti, si deteriorano i rapporti con partner e collaboratori esterni, le istituzioni scolastiche rischiano di perdere credibilità e affidabilità nell’espletamento dell’attività negoziale. 

 In terzo luogo, assistiamo al rallentamento o alla sospensione di progetti PNRR e PN già avviati, al mancato rispetto delle scadenze previste dai cronoprogrammi dei progetti e al sovraccarico delle segreterie costrette a gestire l’emergenza finanziaria a discapito delle attività ordinarie.  

Ciò che rischia di essere travolto dalla “tempesta”, però, non è soltanto la qualità della progettualità legata agli investimenti europei, ma anche quella ulteriore inserita nel PTOF, con potenziali ripercussioni negative sul percorso educativo degli studenti. Peraltro, le istituzioni scolastiche si trovano in difficoltà nel pianificare attività future e nell’elaborare strategie di sviluppo a lungo termine anche per le carenze di organico delle segreterie denunciate nel nostro comunicato del 14 ottobre 2024.  

 L’ANP, pertanto, chiede con forza che: 

  • il MEF proceda tempestivamente all’emanazione del decreto previsto dall’art. 18-quinquies del D.L. n. 113/2024 onde prevenire ulteriori sofferenze di cassa delle scuole 
  • l’Amministrazione velocizzi l’erogazione dei rimborsi per i quali centinaia di istituzioni scolastiche hanno compilato già da mesi le checklist richieste nonché inoltrato la documentazione attestante le spese sostenute 

 Quanto chiediamo è assolutamente necessario per consentire la prosecuzione delle attività in corso perché, altrimenti, esse subiranno sicuramente una brusca e generalizzata interruzione.