L’ANP ha partecipato oggi 19 novembre 2024 alla riunione informativa, indetta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, finalizzata a illustrare lo schema di decreto ministeriale riguardante l’attivazione dei percorsi quadriennali sperimentali inerenti la filiera formativa tecnologico-professionale per l’anno scolastico 2025/2026, in attuazione dell’articolo 25-bis, comma 2, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito con modificazioni dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, e introdotta dall’articolo 1, comma 1, della legge 8 agosto 2024, n. 121. L’Amministrazione era rappresentata dal Direttore Generale per l’Istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore, dott. Maurizio Chiappa.
Durante l’incontro, il Ministero ha illustrato i punti chiave del decreto:
- la costituzione degli accordi di rete d’intesa tra le Regioni e gli Uffici Scolastici Regionali con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche statali e/o paritarie dell’istruzione tecnica e professionale, degli ITS Academy, delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni, anche in partenariato con le università, le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, i rappresentanti dei settori produttivi e delle imprese e i soggetti pubblici e privati
- l’offerta di una formazione integrata e flessibile, capace di rispondere sia alle esigenze culturali e professionali delle nuove generazioni, sia alle richieste del settore produttivo nazionale, in linea con le priorità del Piano “Industria 4.0” e dell’innovazione digitale
- la continuità tra i diversi livelli di istruzione, facilitando il passaggio tra percorsi scolastici e professionali e rafforzando il legame con le imprese attraverso accordi di partenariato per favorire una preparazione degli studenti più vicina alle esigenze reali del mondo del lavoro e delle tecnologie emergenti
- il modello di filiera “unico” che integra le programmazioni regionali (IeFP, IFTS e ITS) e statali (Istituti tecnici e professionali) all’interno di ambiti appartenenti allo stesso settore economico-professionale o area tecnologica
- l’introduzione di una nuova figura professionale, il tecnologo, in possesso di competenze che sappiano rispondere alle sfide organizzative, gestionali e tecniche della società odierna.
Come per lo scorso anno scolastico, gli istituti tecnici e professionali interessati alla sperimentazione dovranno presentare una proposta progettuale rispondendo a un apposito avviso nazionale di selezione pubblica. Le candidature saranno selezionate da una Commissione tecnica, nominata dal Direttore generale per l’istruzione tecnica e professionale, sulla base della coerenza progettuale con le finalità della sperimentazione, dell’impatto innovativo e del rispetto delle disposizioni regionali per ciò che concerne l’offerta formativa territoriale. Gli istituti che hanno avviato la sperimentazione nell’anno scolastico 2024/2025 potranno attivare le classi prime senza presentare una nuova candidatura.
L’ANP esprime soddisfazione per la prosecuzione della sperimentazione, già avviata nell’anno scolastico 2024/2025 con il coinvolgimento di 171 istituti tecnici e professionali e 193 corsi attivati. Vincenti appaiono la diminuzione di un anno degli studi secondari (con allineamento alla maggior parte dei sistemi europei e OCSE) e l’accesso agli studi superiori con orientamento continuo e mirato alle competenze.
In un mondo la cui cifra fondamentale è la complessità, trovare il modo di gestirla costituisce la chiave per raggiungere esiti di valore. Riteniamo che l’iniziativa segni un’importante sfida del sistema educativo nazionale, soprattutto per ciò che concerne:
- la costruzione di reti di relazioni tra soggetti diversi che agiscono in sinergia nei differenti territori
- la scommessa della progettazione integrata
- la valorizzazione dell’autonomia delle scuole in termini di flessibilità
- il potenziamento dei processi di internazionalizzazione e STEM;
- l’impostazione basata su metodologie innovative e laboratoriali, fondate sul “fare” e sulle attività “on the job”.
Ad avviso dell’ANP, la filiera formativa – intrecciandosi con il sistema di orientamento di cui al decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328 – costituisce presupposto efficace per valorizzare ulteriormente il ruolo del tutor e dell’orientatore, importanti figure di accompagnamento degli studenti nonché di collegamento con tutti i soggetti della filiera e con le realtà produttive territoriali.
La sperimentazione rappresenta, pertanto, un passo importante verso un sistema scolastico flessibile che valorizza concretamente le competenze degli studenti in relazione alle loro capacità, talenti e predisposizioni, entro un sistema che permette di muoversi sia verticalmente, da un segmento formativo al superiore e fino al diploma ITS, sia orizzontalmente, dai percorsi di competenza statale a quelli di competenza regionale e viceversa.
A fondamento della sperimentazione resta il grande obiettivo di contrastare la dispersione scolastica attraverso un apprendimento che valorizzi il metodo induttivo, i compiti concreti e contestualizzati nonché i legami stretti con il mondo produttivo.
Sebbene siano necessari ulteriori interventi del Ministero che precisino maggiormente i dettagli e le procedure per regolare i passaggi tra indirizzi, percorsi e sistemi regionale e statale, riteniamo che il modello sperimentale possa rappresentare una base solida per il futuro del sistema educativo italiano, con l’istituzione di percorsi formativi sempre più rispondenti alle sfide della società contemporanea.