L’ANP ha partecipato oggi, 5 dicembre 2024, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a un nuovo incontro, nell’ambito del confronto sulla bozza di Decreto ministeriale per l’attivazione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici.  

L’Amministrazione è stata rappresentata dalla Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, dal Dott. Jacopo Greco, Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, dalla Dott.ssa Antonella Tozza, Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e dalla Dott.ssa Antonella Iunti, Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie. 

Nelle precedenti riunioni del 20 novembre (vedi comunicato) e del 25 novembre (vedi comunicato) l’Amministrazione aveva presentato una prima bozza del decreto sull’adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici e le relative schede di valutazione, nelle quali sono indicati gli obiettivi generali e specifici del Sistema e il peso degli stessi e dei relativi indicatori, target, modalità di rilevazione dei dati e criteri di determinazione dei punteggi. Tali schede sono divise in tre sezioni: 

  1. Nella prima sezione, sono riportati indicatori riferiti a obiettivi relativi a dati oggettivi, ai quali sono attribuiti al massimo 80 punti. Per il primo anno di vigenza del Sistema, ovvero il 2024/25, tali obiettivi sono ridotti, con conseguente proporzionamento dei punteggi in modo da mantenere invariato il limite di 80 punti 
  2. Nella seconda sezione, sono riportate le eventuali informazioni fornite dai dirigenti di ambito territoriale o dirigenti con incarico tecnico ispettivo 
  3. Nella terza sezione, è presente una rubrica di valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi, ai quali sono attribuiti al massimo 20 punti. 

Sulla base del punteggio complessivo, la bozza prevede che i dirigenti siano suddivisi in livelli diversificati: 

  • da 80 a 100 punti 
  • da 55 a 79 punti 
  • da 31 a 54 punti 
  • uguale o minore a 30 punti 

Rispetto alla bozza presentata alla riunione precedente, l’Amministrazione ha accolto le seguenti richieste presentate dall’ANP: 

  • Le modifiche alla scheda di valutazione, da parte dei Direttori degli USR, sono state limitate a problematiche locali e il loro peso complessivo è stato ridotto dal 20% al 10% del punteggio complessivo 
  • È stata introdotta la possibilità, per i dirigenti scolastici, di segnalare sia eventuali cause oggettive di non raggiungimento degli obiettivi – in presenza delle quali la responsabilità del dirigente va sempre esclusa – sia anche episodi e fatti in grado di incidere positivamente sulla propria valutazione 
  • È stato precisato, sempre accogliendo una delle nostre richieste, l’obbligo di avviare un contraddittorio col Direttore Generale USR qualora il Dirigente Scolastico non condivida la valutazione assegnatagli 
  • Nell’Organismo di garanzia, al quale il collega potrà appellarsi qualora non condivida la valutazione nonostante il contraddittorio, saranno presenti anche due dirigenti scolastici, uno del primo e l’altro del secondo ciclo di istruzione, in rappresentanza della categoria 

Inoltre, l’ANP ha presentato le seguenti ulteriori proposte di modifica: 

  • Abbiamo rappresentato l’esigenza che la valutazione sia ancorata a evidenze chiare e soprattutto misurabili. Anche se nessun sistema di valutazione può essere esente da margini di discrezionalità, occorre che questa sia correlata a fattispecie documentabili ed effettivamente documentate 
  • Abbiamo rilevato che, spesso, si manifestano interferenze tra le competenze del dirigente scolastico e quelle degli organi collegiali e, di conseguenza, abbiamo chiesto che l’Amministrazione chiarisca le azioni che il Dirigente scolastico può ritenersi libero di effettuare indipendentemente dalla volontà di tali organi 
  • Nella sezione 1 sono presenti indicatori che valutano aspetti meno diffusi nelle scuole del primo ciclo di istruzione e, segnatamente, quelli relativi all’internazionalizzazione (scambi, Erasmus, ecc.). Abbiamo proposto di riservare tali obiettivi alle scuole del secondo ciclo, potenziando, per le scuole del primo ciclo, altri indicatori, come quelli relativi al rapporto col territorio 
  • Nei casi in cui si determini un’interruzione della posizione dirigenziale, va chiarito che la valutazione va rapportata solo ai risultati effettivamente raggiunti, senza essere proporzionata al periodo di permanenza nell’incarico 
  • Relativamente all’indicatore dei tempi di autorizzazione delle rate dei contratti di supplenza breve e saltuaria, abbiamo evidenziato le criticità del SIDI che, spesso, non consente di autorizzare tempestivamente il pagamento di tali rate 
  • In relazione ai tempi medi di pagamento delle fatture, è necessario ribadire che nessuna valutazione negativa sarà assegnata ai dirigenti nel caso in cui i ritardi derivino da indisponibilità di cassa 
  • La scheda prevede, fra gli obiettivi da conseguire a regime (quindi non per il 2024/25), quello della costituzione di gruppi di lavoro al fine di migliorare i risultati nelle prove standardizzate. Affinché la valutazione abbia senso, il dirigente dovrà essere pienamente libero di costituire tali gruppi come riterrà più opportuno e funzionale alla finalità, con possibilità di attribuzione di compensi accessori al personale coinvolto
  • Abbiamo poi osservato che le schede riportano sia indicatori concernenti attività obbligatorie sia indicatori relativi alla capacità progettuale, organizzativa e di innovazione. Quest’ultima risulta oggetto di valutazione anche nella Rubrica predisposta per l’attribuzione degli ulteriori 20 punti per i “Comportamenti professionali e organizzativi”. Abbiamo quindi esplicitato che non condividiamo una duplice valutazione per gli stessi indicatori 
  1. Relativamente alla valutazione nel primo anno di vigenza del Sistema, ovvero nell’anno scolastico 2024-25, abbiamo proposto di: 
  2. Eliminare gli indicatori afferenti al quarto obiettivo generale, in quanto si tratta di azioni che richiedono di essere avviate all’inizio dell’anno scolastico e non appaiono praticabili in una parte avanzata dello stesso anno 
  3. Azzerare il punteggio di 20 punti per la valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi, innalzando a 100 la somma dei punteggi derivanti da indicatori oggettivi di cui alla sezione 1, che vanno pertanto riproporzionati 
  • Per quanto riguarda la parte di punteggio riservata alla valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi da parte del Direttore Generale USR, fermo restando che per il primo anno se ne richiede l’azzeramento, si ritiene che esso sia eccessivo e si propone quanto segue per la valutazione a regime: 
  1. Nel limite complessivo di 100 punti, il punteggio derivante dagli indicatori oggettivi della sezione 1 dovrebbe essere determinato in 90 punti massimi, a cui aggiungere fino a 20 punti per la valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi 
  2. In ogni caso, la valutazione dei comportamenti non può prescindere da evidenze documentali, anche per quanto riguarda quelle fornite dai dirigenti degli ambiti territoriali 
  • Abbiamo proposto che la rubrica che presidia la valutazione dei comportamenti professionali espliciti la descrizione dei singoli punteggi attribuiti all’interno delle fasce, motivando l’attribuzione del punteggio relativo a ogni criterio con riferimento a evidenze documentali 

L’Amministrazione ha preso atto delle osservazioni e si è riservata di rivedere la bozza prima dell’ultima riunione di confronto che, presumibilmente, si svolgerà la prossima settimana. Terremo tempestivamente informati i colleghi degli sviluppi dell’interlocuzione con l’Amministrazione