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Con il Decreto Interdipartimentale n. 616 del 26 marzo 2025 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha definito gli obiettivi per la valutazione dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2024/25, dando così attuazione al Sistema nazionale di valutazione adottato con il decreto ministeriale n. 47 del 12 marzo 2025. 

Il decreto, firmato congiuntamente dai Capi Dipartimento Carmela Palumbo e Nando Minnella, si inserisce nel quadro normativo delineato dal decreto-legge n. 71 del 31 maggio 2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 106 del 29 luglio 2024, che ha introdotto nuove disposizioni in materia di valutazione dei dirigenti scolastici. 

Il Sistema nazionale di valutazione dei dirigenti scolastici entra in vigore in una fase transitoria con obiettivi semplificati: per questo primo anno di applicazione, infatti, il Ministero ha optato per un numero ridotto di obiettivi, connessi alle funzioni proprie del dirigente scolastico, disciplinate dall’art. 25 del D.Lgs. n. 165/2001, e alle responsabilità dirigenziali. Per la stessa ragione non è incluso l’obiettivo a rilevanza regionale: su questo, come su altri aspetti, siamo intervenuti più volte in occasione degli incontri presso il Ministero. Al riguardo, rimandiamo ai nostri precedenti comunicati del 27 febbraio e del 10 marzo. 

Il sistema di valutazione si articola in quattro obiettivi generali, declinati in obiettivi specifici con relativi indicatori, target e criteri di attribuzione del punteggio. 

Il primo obiettivo generale riguarda il funzionamento dell’istituzione scolastica secondo criteri di efficienza, efficacia e buon andamento dei servizi. Ciò si traduce in due obiettivi specifici: la cura dei processi amministrativi (con particolare attenzione alle tempistiche di autorizzazione dei contratti di supplenza breve e agli obblighi di pubblicazione) e la gestione efficace delle risorse economiche, con focus sui tempi di pagamento delle fatture commerciali. 

Il secondo obiettivo generale si concentra sulla valorizzazione del personale, articolandosi nella cura della formazione professionale e nella definizione di ruoli e compiti del personale scolastico. In entrambi i casi, la valutazione si basa sulla presenza di documenti formali all’interno del PTOF. 

Il terzo obiettivo è orientato al miglioramento del servizio scolastico attraverso l’autovalutazione e la programmazione. Si compone della definizione del Rapporto di Autovalutazione e dell’elaborazione del PTOF e del Piano di Miglioramento, con particolare attenzione ai contenuti minimi richiesti, tra cui obiettivi formativi, orientamento, educazione civica, sviluppo delle competenze STEM e Piano per l’inclusione. 

Il quarto obiettivo, infine, riguarda la direzione unitaria dell’istituzione scolastica e la promozione dell’autonomia. Gli indicatori valutano l’adesione a reti di scuole, l’attivazione di scambi con istituzioni scolastiche estere e l’attuazione di sperimentazioni e innovazioni didattiche. 

L’ANP ha accolto con favore la riduzione del numero di obiettivi e indicatori previsti per questo primo anno di attuazione del Sistema di valutazione. Gli obiettivi individuati si presentano chiari, in modo da facilitare il primo approccio dei dirigenti scolastici al nuovo meccanismo valutativo senza introdurre eccessivi aggravi di lavoro in questa fase di transizione. 

La scheda di cui all’allegato A rappresenta la Sezione 1 del sistema di valutazione, con un peso complessivo di 80 punti su 100. La maggior parte degli indicatori (10 su 12) è di natura booleana, con una valutazione binaria SÌ/NO, mentre solo due tra essi prevedono una scala progressiva. Gli obiettivi con maggior peso (15% ciascuno) riguardano aspetti formali e procedurali di tipo amministrativo, la definizione del PTOF e del Piano di miglioramento, e la promozione dell’autonomia didattica. Il sistema si concentra prevalentemente sulla verifica dell’esistenza di documenti e processi formali in un’ottica di semplificazione e snellezza di elaborazione. 

Ricordiamo che i rimanenti 20 punti saranno assegnati dai Direttori Generali degli USR in base alla valutazione dei comportamenti organizzativi e professionali.  

Rispetto alle tempistiche, dopo la definizione degli obiettivi i Direttori generali e i dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali dovranno assegnarli formalmente ai dirigenti scolastici del proprio territorio e aggiornare di conseguenza gli incarichi dirigenziali già sottoscritti. L’attribuzione del punteggio finale avverrà entro novembre 2025. 

Il procedimento di valutazione non si estende agli incarichi di reggenza, in conformità con quanto previsto dal paragrafo 4, lettera c) del Sistema nazionale di valutazione. Saranno inoltre fornite specifiche indicazioni operative relative alle modalità di valutazione dei dirigenti scolastici in particolari posizioni di stato. 

Alcune nostre proposte sono state recepite in sede di confronto e di CSPI: tra queste, il monitoraggio annuale del sistema per eventuale revisione a seguito di confronto con le organizzazioni sindacali dell’area e la previsione di misure di accompagnamento alla sua attuazione. 

L’ANP esprime soddisfazione per l’avvio del Sistema – da noi sempre sollecitato – sia perché presenta caratteristiche che, nella loro oggettività, consentiranno una serena valutazione dei colleghi, sia perché esso costituisce un passo importante verso il pieno riconoscimento della dirigenza scolastica all’interno della più ampia dirigenza pubblica. 

Esso, infatti, dal punto di vista sindacale, ci permette di spingere con più forza verso la piena armonizzazione retributiva della dirigenza scolastica. Ad avviso dell’ANP, non vi sono più ragioni per mantenere l’attuale iniqua disparità di trattamento economico e, per questo, non potremo più accettare che i dirigenti scolastici guadagnino meno dei colleghi appartenenti alla medesima area contrattuale.  

Seguiremo naturalmente con estrema attenzione l’implementazione del Sistema, attraverso i feedback dei nostri associati. In particolare, è necessario che il Ministero renda disponibile, in tempi brevi, la piattaforma sulla quale i dirigenti scolastici dovranno rendicontare le loro attività, integrando quanto eventualmente mancante, per fornire spiegazioni sull’eventuale non raggiungimento degli obiettivi e inserire tutte le evidenze utili alla positiva valutazione dei propri comportamenti. L’ANP vigilerà affinché le operazioni da effettuare sulla piattaforma non si traducano in ulteriori appesantimenti burocratici. 

Porteremo ai tavoli ministeriali le istanze e le proposte migliorative che emergeranno dalla concreta applicazione del Sistema di valutazione, con particolare riguardo alle possibili criticità derivanti dall’interazione tra le prerogative dirigenziali e le competenze degli organi collegiali, un tema su cui il coordinamento normativo appare non più rinviabile. 

Sul nuovo Sistema di valutazione dei dirigenti scolastici sono a disposizione dei soci ANP, in area riservata, le slide e la registrazione del webinar di approfondimento che si è tenuto lo scorso 4 marzo. Gli iscritti ANP, inoltre, possono avvalersi del nostro efficiente servizio di consulenza, scrivendoci a consulenza@anp.it