Anche il Parlamento interviene sulla situazione di crisi finanziaria che si è venuta a determinare nelle scuole. Ciò avviene dopo le ferme prese di posizione da parte dell’Anp – che avevano già ottenuto un primo risultato con la risposta del Ministro Fioroni, affidata al comunicato dello scorso 22 marzo, nel quale si annunciano provvedimenti in merito.
In una risoluzione presentata da componenti della maggioranza nelle Commissioni V (Bilancio) e VII (Istruzione) della Camera dei Deputati – il cui iter è ancora in corso – i parlamentari prendono atto delle situazione e dei rischi che questa comporta di blocco dell’attività gestionale delle scuole e auspicano – come da noi più volte richiesto – interventi normativi e regolamentari per:
- superare il pagamento da parte delle scuole delle supplenze “lunghe” (come, ad esempio, quelle derivanti dalle maternità). Su questo punto, noi siamo peraltro del parere che i costi devono passare alla fiscalità generale e non alla gestione degli uffici scolastici periferici, in quanto tale ipotesi (oltre a rappresentare un passo indietro rispetto alla logica del budget), sottrae comunque risorse al finanziamento complessivo per le supplenze che rimarrebbe disponibile per le scuole;
- modificare la normativa sul conferimento delle supplenze, per eliminare sia le ricadute negative sulla qualità del servizio, sia gli alti costi che le attuali procedure comportano;
- erogare alle scuole le risorse necessarie relative agli esercizi precedenti, onde consentire l’accertamento formale dei residui attivi e la loro esigibilità effettiva.