E’ in corso alla Camera dei Deputati la discussione – all’interno delle Commissioni Parlamentari – del disegno di legge n. 2272-ter (“Disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione”), stralcio di un provvedimento più ampio di “liberalizzazioni” presentato dal Ministro Bersani.
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) di Montecitorio ha approvato nei giorni scorsi una serie di emendamenti al testo originario, cambiandone profondamente i contenuti ed estendendone notevolmente il campo di applicazione.
Premesso che l’iter del disegno di legge è appena all’inizio (dovrà infatti passare alla discussione dell’assemblea e, quindi, all’approvazione del Senato per la seconda lettura), vale la pena di segnalare che alcuni provvedimenti in esso contenuti vanno nella direzione da noi richiesta ed auspicata per il miglior funzionamento delle istituzioni scolastiche e per la risoluzione di problemi riguardanti i concorsi in svolgimento per dirigenti scolastici.
Se le norme di cui parliamo verranno effettivamente approvate, le scuole potranno usufruire delle seguenti agevolazioni e benefici:
- verranno esonerate totalmente dal pagamento della tassa sui rifiuti urbani;
- saranno esentate dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) per l’acquisto di beni e servizi nell’ambito delle spese di funzionamento amministrativo e didattico;
- a decorrere dal prossimo a.s., potranno porre a carico del Ministero dell’Economia le spese per le retribuzioni spettanti ai supplenti nominati in sostituzione del personale assente per motivi di maternità, incluse anche quelle delle supplenti nominate e collocate in astensione obbligatoria dal lavoro;
- riceveranno risorse aggiuntive – per complessivi 380 milioni di euro, ricavati dalle maggiori entrate tributarie del 2007 – per far fronte, sia pure parzialmente, alla grave crisi finanziaria nella quale versano.
Si tratta, come si vede, di misure da noi richieste più volte (si veda l’ultimo comunicato del 25 maggio scorso) con la nostra tenace azione, nel corso della quale abbiamo sollecitato anche l’intervento del Presidente della Repubblica.
Per quanto riguarda i concorsi a dirigente, all’interno del disegno di legge è stato inserito un provvedimento che, una volta approvato definitivamente, consentirà a coloro che non conseguiranno la nomina per carenza di posti nel settore formativo cui si riferisce la nomina stessa, di essere nominati (su richiesta) nell’ambito del medesimo concorso cui hanno partecipato, su eventuali posti rimasti disponibili in un diverso settore formativo, previo inserimento in coda nella relativa graduatoria. La possibilità di nomina così prevista sarà ammessa anche per la copertura di posti rimasti eventualmente disponibili in altra regione.
Anche su questa materia, ricordiamo che avevamo esplicitamente richiesto più volte – nel corso degli incontri con politici e amministrazione del MPI – l’adozione di una norma transitoria finalizzata al superamento della differenziazione tra settori formativi anche per i concorsi in atto (compensazione prima intersettoriale e poi interregionale sui posti residuali dopo l’avvenuta assunzione degli aventi diritto, si veda il nostro comunicato dell’8 marzo scorso).
Daremo ulteriori informazioni sul prosieguo dell’iter di questo disegno di legge, fino alla sua definitiva approvazione.