Nel pomeriggio di ieri 21 novembre si è tenuto presso il Ministero l’incontro tra il Vice ministro Bastico, e le delegazioni sindacali del Comparto scuola e dell’Area V della dirigenza scolastica. Oggetto principale della riunione è stata la Bozza relativa alle Linee guida per l’innalzamento dell’obbligo scolastico e le proposte per la riorganizzazione dell’istruzione tecnica superiore.
Per quanto riguarda il primo argomento il Vice ministro ha preso atto delle osservazioni pervenute, anche da parte dell’ANP, ritenendole nel complesso condivisibili e quindi accoglibili. Si è quindi proceduto ad un ulteriore giro di valutazioni, al termine delle quali è stata data assicurazione che il testo definitivo sarà sicuramente meno prescrittivo rispetto alla prima bozza presentata alle OO.SS., raccomandazione che l’ANP aveva esplicitamente suggerito all’amministrazione. Ulteriori rassicurazioni sono state fornite in merito ai tempi della sperimentazione: in rapporto a questo è stato ribadito che non cambiano gli ordinamenti ma debbono cambiare i comportamenti e gli impianti didattici. Questo richiede che si proceda gradualmente e per successivi aggiustamenti; pertanto anche il rapporto intermedio sarà collocato a metà del secondo anno di sperimentazione. Resta centrale, ad opinione di tutte le organizzazioni presenti, il ruolo che nell’occasione potranno svolgere le iniziative specifiche di formazione e quelle di accompagnamento affidate all’Agenzia per il supporto dell’autonomia. Al termine di un’ultima verifica sarà presentato alle OO.SS. il testo definitivo delle Linee guida, che sarà trasmesso alle scuole accompagnato da una Direttiva del Ministro.
Si è quindi passati a trattare il tema dell’istruzione tecnica superiore. In merito il Vice ministro Bastico ha presentato un documento di carattere politico, all’interno del quale sono esplicitati gli indirizzi che il MPI intende adottare in merito. Ribadite le norme di riferimento (Legge 296/06 art.1 comma 631, comma 875 e legge 40/07 art. 13, comma 2) si propone un sistema incardinato sulla costituzione degli Istituti Tecnici Superiori (con relativo diploma superiore), sul mantenimento degli IFTS più legati alla soddisfazione di esigenze territoriali, sul potenziamento dei Poli tecnico-professionali. È evidente, come è stato rilevato da più parti, che il nuovo impianto pone delicati problemi di equilibrio tra i diversi attori coinvolti. A tal fine sarà predisposta una sede permanente di confronto tra i diversi soggetti istituzionali interessati e le parti sociali. Resta fermo il principio che gli ITS possono essere costituiti solo se previsti nell’ambito dei piani territoriali di intervento deliberati dalle regioni; mentre per quanto riguarda il modello gestionale prefigurato il MPI pensa di ricorrere all’istituto della Fondazione di partecipazione (organismo già sperimentato in ambito sanitario e dei beni culturali) e di riconoscere loro la personalità giuridica attraverso l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche istituito presso la Prefettura. Questo significa che opereranno un Consiglio d’indirizzo, una Giunta esecutiva, un presidente, un comitato tecnico-scientifico, un’assemblea di partecipazione e un revisore dei conti.
A conclusione della riunione la dr.ssa Nardiello ha specificato che le norme saranno introdotte attraverso un Regolamento, che prevede una specifica procedura di confronto e di acquisizione di pareri fino alla definitiva adozione da parte del Consiglio dei ministri. L’amministrazione si è impegnata ad informare le OO.SS. dei successivi passaggi.