Il 28 novembre si è tenuto al MPI, presso l’ufficio del Capo Dipartimento Cosentino, il previsto incontro sulle attività relative all’attuazione dell’O.M. n. 92 sul recupero dei debiti formativi.
E’ stata illustrata da parte dell’Amministrazione l’apertura di un servizio di FAQ sul tema per rispondere a quesiti e per aiutare le scuole nella loro progettazione. Da parte della nostra delegazione è stato rilevato che l’Ordinanza ha prodotto nelle scuole una serie di fraintendimenti e di difficoltà interpretative perché ha teso soprattutto a dare indicazioni eminentemente procedurali in contrasto con la ratio e lo spirito dell’autonomia, come puntualmente ribadito nella nostra lettera al Ministro del 9 novembre.
Tra l’altro, mentre la nostra organizzazione è stata consultata prima dell’emanazione del D.M n. 80 ed in quella occasione ha potuto esprimere valutazioni e proposte che sono state anche in parte accolte, nessuna consultazione è avvenuta prima dell’emanazione dell’Ordinanza quando, probabilmente, si sarebbero potuti dare suggerimenti utili ad evitare ciò che, di fatto, è accaduto: preoccupazioni, problemi interpretativi, talora sconcerto, ma soprattutto uno spostamento dell’attenzione su questioni meramente formali (il grande numero di FAQ giunto al Ministero su questi aspetti è un indice chiaro del disagio delle scuole), piuttosto che su problematiche di tipo didattico pedagogico, assolutamente prevalenti in materie delicate come quelle del sostegno e del recupero.
Abbiamo pertanto chiesto il ritiro dell’Ordinanza o almeno una sua radicale revisione, che dovrebbe evidenziare e sostenere piuttosto:
- la necessità di elaborare tipologie diversificate di sostegno e di recupero, secondo i bisogni degli studenti ed in linea con la progettualità propria delle scuole autonome, lasciando i cosiddetti “corsi” in orario extracurricolare, sia durante il periodo delle lezioni che in quello estivo, solo come interventi circostanziati per casi non altrimenti recuperabili;
- l’invito alle scuole a cogliere l’occasione per ripercorrere e rivisitare, visto anche il decreto sull’innalzamento dell’obbligo di istruzione, modalità e strumenti di progettazione e di valutazione.
Dalle dichiarazioni che l’Amministrazione ha fatto nel corso dell’incontro non si evince, per il monento, la volontà di incamminarsi su questa strada.
Rimane quindi la nostra seria preoccupazione per la forte proceduralizzazione delle decisioni e delle innumerevoli tappe che l’impianto dell’Ordinanza pone sul cammino della progettazione degli interventi di recupero. Si torna, come dichiarato dal nostro presidente nazionale in una recentissima intervista, “ad una vecchia filosofia amministrativa dove non conta il risultato finale e prevale una logica formalistica e snervante. Siamo in presenza di un vero e proprio passo indietro. Ma soprattutto è palese la violazione dell’autonomia della scuola e della capacità dirigenziale affidata ai capi di istituto”.
Abbiamo inoltre posto – nel corso della riunione – la questione dei finanziamenti che saranno attribuiti alle scuole, sia con riguardo alla loro consistenza che ai tempi della loro erogazione, manifestando la nostra preoccupazione per la mancanza di certezze che si va profilando in materia e che ostacolerà una programmazione celere ed efficace delle attività di recupero.
Su questo punto sono state fornite dall’Amministrazione le seguenti informazioni: le scuole del secondo ciclo riceveranno (presumibilmente entro la data del 7 dicembre) risorse per complessivi 58 milioni di euro, provenienti da due diverse fonti:
- 28 milioni dal decreto fiscale collegato alla finanziaria (convertito in legge ieri), da distribuire in proporzione al numero di alunni frequentanti il biennio dell’obbligo; occorre però tenere presente che tale importo è una tantum (solo per l’esercizio 2007);
- 30 milioni provenienti dalle risorse stabilite dalla Finanziaria 2007 (complessivamente ammontanti a 220 milioni di euro per ogni anno solare), da distribuire in proporzione al numero di alunni delle scuole del secondo ciclo, con un coefficiente di correzione correlato all’incidenza dei debiti formativi per tipologia di scuola.
A queste risorse si aggiungeranno quelle di natura contrattuale, che saranno inserite nel fondo di istituto secondo quanto previsto dall’art. 85 del CCNL del comparto scuola per il quadriennio 2006-2009, sottoscritto definitivamente. C’è da osservare, però, che la determinazione del fondo di istituto sarà possibile solo dopo la definizione dell’apposita sequenza contrattuale prevista dallo stesso art. 85, che dovrebbe avvenire entro 30 giorni dalla sottoscrizione definitiva del CCNL.