Sono circolate nelle ultime ore voci circa un intervento per via legislativa sulle retribuzioni dei dirigenti pubblici.
Nel merito, la Federazione Funzione Pubblica della CIDA, Confederazione cui l’ANP aderisce, ha già preso posizione con un duro comunicato stampa di protesta.
Nell’associarsi ad esso, l’Anp vuole ricordare a tutti i dirigenti delle scuole alcuni punti fermi:
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si tratta di voci, il cui fondamento appare tutto da verificare;
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la retribuzione dei dirigenti – come di tutti i pubblici dipendenti – è materia contrattuale, sulla quale non sono ammessi interventi unilaterali del datore di lavoro;
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piuttosto che cercare diversivi, attraverso ipotesi di misure al di fuori di ogni verosimiglianza e del preciso quadro normativo vigente, sarebbe opportuno che il Ministero dell’Economia si adoperasse per fare quello che è suo preciso dovere da tempo: e cioè reperire le risorse finanziarie per il rinnovo dei contratti (che attendono ormai da oltre 30 mesi) e per la perequazione retributiva, interna ed esterna, che riguarda specificamente i dirigenti delle scuole;
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l’Anp resta comunque impegnata – sia direttamente che attraverso la propria Confederazione – a contrastare ogni eventuale orientamento in tal senso che dovesse prendere corpo nei prossimi giorni.