Oggi pomeriggio l’ANP ha partecipato a una riunione in videoconferenza con una rappresentanza del Ministero dell’Istruzione finalizzata a discutere le criticità ancora da risolvere in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico.
L’ANP ha fatto presente che sussistono, a tutt’oggi, numerosi problemi tra i quali:
- lavoratori fragili. Al momento, vi è una lacuna normativa che riguarda i lavoratori fragili che non possono prestare l’attività lavorativa neppure in modalità agile. L’eventuale assenza come deve essere gestita? Abbiamo dunque sollecitato un intervento prescrittivo in merito;
- smart working del personale ATA. Come si coniuga l’art. 32, comma 4, del decreto-legge “Agosto” con la possibilità che, tra il personale delle segreterie, vi siano lavoratori fragili che potrebbero svolgere la prestazione in modalità agile?
- docenti in quarantena per caso Covid a scuola e didattica a distanza. Il docente in quarantena potrebbe continuare a svolgere la sua attività da remoto? Se così non fosse, dovrebbe essere sostituito con un collega che lavori in parte in presenza e in parte a distanza (per la classe o le classi assegnate al docente e poste in quarantena)? E se fosse posta in quarantena un’intera scuola cosa accadrebbe?
- tempi ed entità dell’organico aggiuntivo. Sappiamo che le Direzioni Regionali lo stanno comunicando, ma si chiede certezza e celerità nelle nomine e soprattutto si sottolinea che, in alcuni casi, i colleghi hanno già indicato come insufficienti le risorse aggiuntive. In condizioni di assenza o di ridotte disponibilità e dotazione di spazi e organico aggiuntivo, sarà possibile erogare il servizio mediante la didattica a distanza anche al primo ciclo?
- supplente e presa di servizio in attesa dell’esito del test sierologico. Cosa succede se il docente nominato a t.d. decide di sottoporsi al test sierologico? Deve essere spostata la presa di servizio in pregiudizio del docente stesso, che potrebbe così essere disincentivato dal sottoporvisi?
- studenti fragili. Ad oggi non è ancora intervenuta l’ordinanza relativa, prevista dall’art. 2, comma 1, lett. d-bis del D.L. n. 22/2020, convertito in Legge n. 41/2020;
- utilizzo della mascherina da parte degli alunni. Le indicazioni del CTS ne impongono l’utilizzo dai 6 anni e lo escludono nel segmento 0-6: cosa fare nel caso di bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e hanno già compiuto 6 anni e, per converso, cosa fare nel caso di alunni che frequentano la scuola primaria e ancora non hanno compiuto 6 anni?
- certificato medico per la riammissione a scuola degli studenti dopo sospetto o conferma contagio e, in generale, dopo una malattia. Il Decreto MIUR n. 80/2020, “Adozione del Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’Infanzia per l’anno scolastico 2020/21” dice che “dopo assenza per malattia superiore a 3 giorni la riammissione a Scuola sarà consentita previa presentazione della idonea certificazione del Pediatra di libera scelta/medico di medicina generale attestante l’assenza di malattie infettive o diffusive e l’idoneità al reinserimento nella comunità scolastica”. Nulla è previsto per gli altri ordini di scuola. Come dovranno comportarsi le istituzioni scolastiche?
- pasto domestico. Risulta compatibile con l’esigenza di garantire la salute e la sicurezza dei bambini e dei lavoratori della scuola? Devono essere adottate apposite prescrizioni, nel momento in cui lo si consenta?