Il Prof. Pietro Ichino, insigne giurista, giornalista, docente di Diritto del lavoro e senatore della Repubblica, ha risposto ad una lettera del Presidente regionale ANP dell’Emilia Romagna nella quale si chiedeva di esprimere la sua valutazione sulla questione della contrattazione integrativa nelle istituzioni scolastiche.
In particolare, si richiedeva un commento sul conflitto aperto da parte sindacale nei confronti di quei dirigenti che hanno applicato in sede di contrattazione le disposizioni normative del decreto Brunetta, nonché cosa pensasse della denuncia presentata al Giudice del lavoro per comportamento antisindacale nei confronti dei dirigenti che hanno osservato e applicato le norme di legge che, come noto, hanno carattere imperativo rispetto alle norme contrattuali.
La risposta del Prof. Pietro Ichino
Caro Professor Montanari,
il problema che Lei segnala in questo Suo messaggio – come Lei stesso avverte – si sta ponendo in tutta Italia e in migliaia di situazioni analoghe alla Sua. La mia opinione, al riguardo, è che
- in un Paese civile la legge, piaccia o non piaccia, va rispettata;
- fa dunque bene il dirigente pubblico che rifiuti di firmare un contratto in violazione di quanto la legge stabilisce al riguardo;
- se il sindacato, dal canto suo, rifiuta di firmare un contratto rispettoso della norma legislativa, questo significa che il contratto non verrà stipulato e le materie che avrebbero potuto essere definite bilateralmente saranno provvisoriamente definite unilateralmente dal Dirigente competente.
Mi rendo conto che è più facile dire o scrivere queste cose che praticarle nel vivo dello scontro sindacale; ma di più non sono in grado di dirLe, salvo manifestarLe tutta intera la mia solidarietà sul piano civile e su quello personale.
Con viva cordialità
Pietro Ichino