Si è svolta oggi l’audizione dell’Anp presso la VII Commissione della Camera dei Deputati nell’ambito della conversione in legge del D.L. 3 maggio 2011, n. 70.
Com’è noto, il decreto contiene alcune disposizioni che riguardano il sistema di istruzione, sia per quanto attiene all’università che alla scuola. Le norme, contenute nell’art. 9, “Scuola e merito”, tuttavia tradiscono in parte il titolo assegnato loro nel contesto del decreto e necessiterebbero per questo, secondo il parere della nostra organizzazione, di modifiche nelle direzioni indicate dalla memoria illustrata oggi dinanzi ai componenti della Commissione.
In sintesi l’Anp, pur concordando con lo spirito e con gli obiettivi generali che ispirano e che sono alla base delle misure che si intende introdurre, ha espresso riserve in merito:
- alla concezione centralistica sottesa al provvedimento, che per quanto riguarda la gestione del Fondo per incentivare il merito degli studenti vede le università e soprattutto le scuole prive di qualsiasi ambito di intervento autonomo;
- al piano triennale di assunzione di personale, che non tiene conto delle reali esigenze delle istituzioni scolastiche;
- alla norma sulla inamovibilità temporanea (5 anni) dei docenti neo-assunti, avente come ambito di riferimento la provincia di servizio senza, quindi, alcuna garanzia per la continuità didattica all’interno delle singole scuole.