L’Associazione Nazionale Dirigenti Pensionati (ANDIP), aderente alla nostra CIDA FP, ha diffuso un comunicato sugli effetti delle recenti manovre finanziarie variamente denominate e su quella nuova che si preannuncia in materia di previdenza, sanità, fisco. I pensionati sono d’accordo a fare i sacrifici necessari nell’attuale congiuntura economica – dice l’ANDIP – purché nell’ambito di un intervento equo.
Pubblichiamo qui di seguito una parte del comunicato ANDIP.
Segnaliamo, inoltre, una novità redazionale che comparirà nella rubrica «Area pensionati» in prima pagina sul sito nazionale Anp: nella premessa è stato aggiunto il link al notiziario del Coordinamento pensionati FP CIDA. Infine, saranno riportati anche i contributi che compariranno sui vari siti delle strutture territoriali ANP.
Prot. n. 31/11
Roma, 21 novembre 2011
Com. n. 6/11
A tutti gli iscritti
1. Il nuovo Governo
Dopo un’estate rovente fatta di manovre finanziarie approvate, corrette, ripetute e sempre insufficienti a fermare la speculazione internazionale e a soddisfare le richieste dell’Unione Europea, l’autunno ci ha portato il nuovo Governo di “impegno nazionale” sostenuto da quasi tutti i partiti presenti in Parlamento.
L’eccezionalità del fatto è purtroppo legata alla straordinarietà degli interventi che si rendono ancora necessari e che investiranno inevitabilmente previdenza, sanità, fisco.
Per quanto ci riguarda come pensionati nutriamo fiducia che il Ministro Fornero saprà distinguere tra pensioni frutto di privilegi e pensioni frutto di decenni di contributi, che semmai hanno bisogno di essere adeguate ad un’inflazione attestata intorno al 3%.
Additiamo fin d’ora il pericolo che l’attuazione della delega fiscale si traduca in un taglio di detrazioni o deduzioni quali quello delle spese sanitarie che invece crescono sempre più con il progredire dell’età. Vorremo far notare a questo proposito che una enfatizzazione da parte dei media dell’allungamento della speranza di vita, trascura la considerazione di quella che si definisce “speranza di vita sana” che si colloca a livelli molto più bassi dei famosi 79 anni per gli uomini e 84 per le donne.
Abbiamo registrato nel programma del Governo Monti la frase che “va prestata attenzione ai servizi di cura per gli anziani che è preoccupazione crescente per le famiglie”.
Staremo a vedere…
2.Adeguamento ISTAT delle pensioni
Ancorché non sia ancora stato ufficializzato con il previsto decreto ministeriale, siamo in grado di comunicarvi gli importi dell’adeguamento ISTAT così come risultante dalle modifiche introdotte dall’art.18 delle Legge 111/2011. [… Dalla tabella pubblicata si evince che per le pensioni superiori ad € 2.341,75 lordi mensili l’incremento uguale per tutti sarà di € 26,52 lordi mensili.]