Oggi in apertura del IX Congresso dell’ANP a Fiuggi è intervenuto il ministro Francesco Profumo.
Nel suo saluto il ministro ha ribadito la grande attenzione del Governo al tema della scuola – che considera centrale per lo sviluppo – ed ha assicurato la disponibilità ad un confronto serio e costante. Ha sottolineato la necessità di mantenere attenzione alla spesa pubblica, ma anche al rilancio e allo sviluppo. Scuola Università e Ricerca sono presidi fondamentali per un paese che voglia essere protagonista nello scenario internazionale e per garantire un futuro solido ai giovani, che legittimamente vogliono certezza di tempi e chiarezza di linguaggio. Occorre valorizzare il loro patrimonio di esperienza e ripensare il rapporto tra docenti e studenti.
Non c’è bisogno di scrivere nuove riforme né opere di ingegneria istituzionale – ha proseguito il ministro. Occorre, invece porre attenzione ai risultati della scuola e rispondere alle esigenze degli studenti attraverso la personalizzazione dei percorsi formativi e la valorizzazione piena dell’autonomia scolastica. Si è soffermato in modo particolare sulla funzione della valutazione degli esiti dell’attività scolastica per attuare politiche di miglioramento ed un’autonomia responsabile.
Inoltre, il ministro ha voluto esprimere la sua piena condivisione dei punti salienti della relazione del presidente Rembado, tra i quali:
- piena attuazione dell’autonomia
- obiettivi chiari, risorse certe e monitoraggio degli esiti
- sviluppo della professionalità docente
- rilancio della dirigenza delle scuole
- finanziamenti alle scuole tendenzialmente senza vincoli di destinazione e relativo controllo dei risultati
- rapida conclusione dei concorsi a dirigente scolastico e dirigente tecnico per assicurare le assunzioni in servizio per il prossimo anno scolastico. Richiamando le sue esperienze professionali al Politecnico di Torino, ha evidenziato l’urgenza di sburocratizzare e dematerializzare le procedure per il reclutamento di docenti e dirigenti
In conclusione, il ministro ha dichiarato la sua convinzione che per il rilancio e lo sviluppo dell’istruzione, dell’università e della ricerca occorrano meno regole e più policy.
Pubblichiamo in allegato il testo scritto dell’intevento del ministro