L’ANP ha partecipato oggi all’incontro con il Ministero dell’istruzione per l’avvio del confronto sui criteri di graduazione delle posizioni dirigenziali, che – lo ricordiamo – il Contratto collettivo nazionale dell’area Istruzione e Ricerca 2016/2018, armonizzando le disposizioni con quelle delle altre aree dirigenziali, ha ricondotto nell’alveo dell’istituto del confronto, pur nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 6 del CCNL dell’Area V del 15/7/2010.
L’Amministrazione, rappresentata dal Direttore Generale Jacopo Greco, non ha ancora formalizzato una proposta formale, ma ha sottolineato che l’obiettivo deve essere quello di raggiungere il massimo grado di uniformità tra le retribuzioni dei dirigenti scolastici sul territorio nazionale. Agli USR rimarrebbe il compito di attribuire a ciascuna istituzione scolastica la relativa fascia di complessità.
Pur senza entrare nei dettagli, si è fatto cenno ad una distribuzione su quattro fasce di complessità ed è stata anticipata anche l’intenzione che la graduazione abbia effetto sulla retribuzione dei dirigenti scolastici solo a partire dall’anno scolastico 2021/2022.
L’ANP ha rappresentato in primo luogo la necessità di avere notizie certe circa la certificazione dei FUN 2017/2018 e 2018/2019 e la consistenza delle risorse relative al 2019/2020.
Abbiamo comunque espresso apprezzamento per l’avvio della procedura di definizione dei criteri di graduazione delle posizioni dirigenziali e, riguardo alle prime indicazioni dell’Amministrazione, abbiamo valutato con interesse l’ipotesi della suddivisione in quattro fasce.
Ci riserviamo, tuttavia, di esprimere un giudizio più articolato quando avremo a disposizione una proposta dettagliata da parte dell’Amministrazione che, in tal senso, si è impegnata a sottoporla alle organizzazioni sindacali in tempi brevi. È stato per questo programmato un incontro per la prossima settimana.
Continueremo a tenere informati i colleghi sugli esiti dell’interlocuzione.