La sentenza della Corte Costituzionale ha costretto il Governo a ripristinare con decreto legge d’urgenza adottato il 26 ottobre 2012 il regime di TFS vigente fino al 31 dicembre 2010 in luogo del TFR introdotto con DL n.78/2010, art.12, comma 10.
Evidentemente per il Governo il ritorno al passato è molto meno oneroso rispetto al rimborso delle quote fin qui trattenute e a quelle che si continueranno a trattenere con l’annullamento della norma citata.
Quindi non ci sarà alcun rimborso del 2,5% sull’80% della retribuzione posto a carico dei dipendenti pubblici a partire dal 1.1.2011. Ma sarà ripristinato il regime di TFS in luogo del TFR per tutti i dipendenti pubblici in servizio al 31.12.2000 che non abbiano optato per la previdenza complementare.
Nel giro di un anno l’INPS, gestione INPDAP, dovrà procedere alle riliquidazioni dei trattamenti di fine servizio disposti per i dipendenti collocati in pensione successivamente al 31.12.2010. Con buona pace dei promotori di onerosi ricorsi seriali, questa volta e per questo aspetto non c’è bisogno di giudici.
Per informazioni più approfondite si veda in allegato l’intervento di Giuliano Coan, consulente in diritto previdenziale.