L’ANP ha partecipato oggi, 5 giugno 2024, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a un incontro sulle procedure di mobilità dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2024/25. 

L’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento, Dott.ssa Carmela Palumbo, nonché dal Direttore Generale per il personale scolastico, Dott. Filippo Serra, ha illustrato la bozza di circolare che sarà a breve inviata a tutti gli Uffici scolastici regionali. Tale bozza richiama le norme previste dal CCNL introducendo, tuttavia, le seguenti novità: 

  • si è dato atto delle disposizioni del recentissimo decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, che limitano al 50% l’accantonamento dei posti assegnati, in ciascuna regione, al concorso ordinario per dirigenti scolastici 
  • sono specificati i criteri da seguire in caso di ristrutturazione e riorganizzazione dell’incarico dirigenziale, a seguito dei processi di dimensionamento delle istituzioni scolastiche. La proposta dell’Amministrazione è quella di garantire al dirigente della scuola “accorpante” il mantenimento dell’incarico. 

L’ANP, in proposito, ha formulato le seguenti osservazioni: 

  • è necessario garantire la mobilità interregionale su tutti i posti disponibili e non solo vacanti, in linea con la previsione contenuta nell’ipotesi del CCNL sottoscritta lo scorso 13 marzo e fortemente voluta da ANP, anche per prevenire l’incremento del deprecabile fenomeno delle reggenze; pertanto, non abbiamo ritenuto condivisibile destinare all’interregionalità solo il 50% dei posti del concorso ordinario in quanto ciò comprimerebbe ingiustamente il diritto alla mobilità dei tanti colleghi in servizio lontano dalla regione di residenza, diritto che l’ANP intende tutelare al massimo chiedendo l’incremento al 100% dei posti disponibili a qualunque titolo; 
  • occorre che il Ministero coordini con la massima attenzione la gestione delle richieste di mobilità relative a più regioni; la relativa modulistica va uniformata, sia per la mobilità in entrata, sia per quella in uscita, evitando che alcuni USR utilizzino procedure che prevedano la presentazione di moduli riferentisi ad altre regioni e che talvolta neanche esistono; 
  • riguardo ai processi di dimensionamento, la nota ministeriale dovrebbe specificare più chiaramente alcuni aspetti: 
  • la norma che prevede il mantenimento dell’incarico al dirigente della scuola accorpante non deve trasformarsi in un divieto di partecipare alla mobilità. Tutti i dirigenti coinvolti, infatti, devono avere la facoltà di presentare istanza di nuovo incarico, in caso di variazioni del proprio ufficio dirigenziale  
  • è necessario prevedere una salvaguardia rinforzata per i dirigenti coinvolti nel dimensionamento; ad esempio, nel caso in cui due scuole siano fuse in una scuola di nuova istituzione, occorre assegnare il nuovo incarico prioritariamente a uno dei due colleghi, se lo richiedono, rispetto a un terzo 
  • nel caso in cui la scuola accorpante sia in reggenza, va riconosciuto al dirigente della scuola accorpata, se lo desidera, un diritto di precedenza 
  • in caso di arretramento di fascia di complessità della propria scuola, va garantita al dirigente in scadenza di incarico individuale la possibilità di nuova assegnazione su scuola di fascia almeno pari a quella precedente. Tale eventualità potrebbe verificarsi anche se il Ministero decidesse di lasciare fasce e soglie di punteggio invariate rispetto a quelle attualmente in vigore.  

Replicando, l’Amministrazione ha affermato che terrà conto delle osservazioni formulate dall’ANP. 

Seguiremo attentamente gli sviluppi delle procedure di mobilità – sempre nell’ottica dell’ampliamento dei diritti dei colleghi e mai della loro riduzione, al fine di accrescere le tutele della categoria – fornendo ai nostri iscritti una costante e tempestiva informazione.