Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP – sindacato di gran lunga più rappresentativo nell’area contrattuale della dirigenza scolastica – con riferimento all’articolo dal titolo “Scuola, tagliati stipendi dei presidi in zone a rischio” pubblicato oggi 5 luglio 2024 sull’edizione on line di Repubblica così commenta: “Purtroppo capita di leggere comunicati mistificatori e dichiarazioni allarmistiche – entrambi privi di fondamento – provenienti da sigle sindacali minori, evidentemente in cerca di visibilità all’interno della categoria dei dirigenti scolastici (già Presidi)”. 

Il Presidente dell’ANP sottolinea, al riguardo, che “non vi è stato alcun taglio stipendiale e che anzi, per quanto di modesta entità, dovrebbero esserci incrementi retributivi a seguito della prossima firma del contratto collettivo nazionale integrativo relativo al prossimo anno scolastico.” 

Così continua Giannelli: “I criteri di recente adottati dal Ministero per rilevare la complessità delle scuole sono migliorativi rispetto al passato in quanto rispecchiano più fedelmente la realtà delle cose. In particolare – aggiunge il Presidente del principale sindacato dei Presidi – è solo grazie alla pressione dell’ANP che è stato finalmente utilizzato l’indicatore dello status socio-economico-culturale dello studente (ESCS). Questo consente di valorizzare maggiormente la retribuzione collegata proprio a quelle scuole inserite in contesti difficili, a rischio dispersione e con carenze di varia natura che prima non erano minimamente considerati.” 

Così conclude Giannelli: “Invito i colleghi a diffidare delle mistificatorie e allarmistiche dichiarazioni di chi, per incrementare il proprio marginale consenso all’interno della categoria, ricorre senza scrupoli a comunicati demagogici e destituiti di fondamento. Parimenti, invito la stampa più seria a verificare meglio l’attendibilità di quanto pubblicato.”