La valutazione dei dirigenti scolastici ha vissuto alterne vicende, culminate in una sperimentazione, svoltasi nel triennio scolastico 2016/19, priva di effetti per la retribuzione di risultato. Tale valutazione, ai sensi della normativa allora vigente – articolo 1, comma 94 della legge n.107/2015 – era affidata a Nuclei di valutazione regionali e incentrata su un sistema complesso, articolato e farraginoso che lo stesso Ministero ha preferito abbandonare, complice anche l’esplosione della pandemia nei primi mesi del 2020. 

Come riportato in un nostro precedente comunicato, l’articolo 13, comma 1 del decreto-legge n. 71 del 31 maggio 2024 ha modificato l’articolo 25, comma 1, secondo periodo del D.lgs. n. 165/2001, abolendo i Nuclei di valutazione regionali e prevedendo l’istituzione di un Sistema di valutazione definito tramite un decreto ministeriale da adottarsi entro il termine ordinatorio di sessanta giorni – ampiamente decorso – dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto-legge. 

Evidenziamo che detta valutazione sarà effettuata “sulla base degli strumenti e dei dati a disposizione del sistema informativo del Ministero dell’istruzione e del merito”. Il Sistema di valutazione, dunque, dovrà essere incentrato su dati oggettivi quali, a titolo esemplificativo, la pubblicazione dei documenti strategici delle scuole (PTOF, RAV ecc.), la corretta tenuta della sezione “Amministrazione trasparente” e l’adeguata gestione del sito. A nostro avviso, tale previsione è positiva in quanto limita consistentemente i margini di discrezionalità degli USR. 

Nel contempo, il CCNL dell’Area dirigenziale “istruzione e ricerca” sottoscritto il 7 agosto 2024 ha previsto, all’articolo 5, comma 3, lett. c), che “i criteri generali delle procedure e dei sistemi di valutazione della performance dei dirigenti” siano oggetto di confronto a livello nazionale.  

Pertanto, l’emanando decreto ministeriale sul Sistema di valutazione non potrà essere adottato senza previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie e previa acquisizione del parere obbligatorio del CSPI. 

Alla luce di quanto riportato, segnaliamo due criticità che non possono e non devono in alcun modo condurre alla valutazione negativa dei colleghi. 

Innanzitutto, un dirigente può essere valutato sul raggiungimento di obiettivi solo se questi gli sono noti sin dall’inizio dell’anno scolastico. Infatti, una tardiva comunicazione degli stessi potrebbe di per sé inficiarne il conseguimento. 

In secondo luogo, ci corre l’obbligo di tornare sulla questione, da noi già affrontata in un recente comunicato, del rispetto dei tempi di pagamento previsti dalle disposizioni di cui all’articolo 4-bis del decreto-legge n. 13 del 24 febbraio 2023. I colleghi stanno ricevendo, in questi giorni, una specifica integrazione ai loro contratti individuali, a volte sotto forma di riscrittura integrale degli stessi. Ribadiamo che questo, pur essendo atto dovuto in quanto imposto dalla citata norma, non deve in alcun caso comportare conseguenze negative per i colleghi se il mancato rispetto dei tempi di pagamento delle fatture dovesse essere imputabile alla tardiva erogazione dei fondi ministeriali oppure alla carenza strutturale di organico della segreteria e, in particolare, alla mancanza del DSGA. 

Ricordiamo, infine, che la definizione del Sistema di valutazione è oggetto di semplice confronto mentre i criteri generali per la determinazione della retribuzione di risultato sono oggetto di contrattazione integrativa nazionale ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lett. b) del CCNL 2019/21. Il futuro CCNI 2024/2025 dovrà contenere, quindi, anche le norme per collegare il Sistema di valutazione alla retribuzione di risultato. 

A tale riguardo, ricordiamo che siamo ancora in attesa di conoscere la sua quantificazione nonché quella delle reggenze per l’anno scolastico 2023/24. Anche su tale aspetto l’ANP ha avanzato espressa richiesta nel comunicato del 23 agosto 2024. 

Occorre, dunque, che il Ministero, viste le numerose e rilevanti questioni in sospeso, convochi al più presto la parte sindacale.  

Non mancheremo di tenere tempestivamente informati i dirigenti nostri iscritti.