Il Ministro Valditara ha firmato il D.M. n. 231 del 15 novembre 2024 che stanzia, per l’anno scolastico 2024/25, la somma di 267 milioni di euro per le figure del docente tutor e del docente orientatore nelle scuole secondarie di secondo grado. Nel provvedimento, in particolare, sono stati definiti i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie previste dall’articolo 1, comma 330, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. Come noto, tali risorse sono finalizzate alla valorizzazione dei docenti tutor e orientatori per le classi terze, quarte e quinte delle scuole del secondo ciclo, secondo le indicazioni dei paragrafi 8.3 e 10.2 delle Linee guida per l’orientamento di cui al D. M. 22 dicembre 2022, n. 328.
L’ANP accoglie con favore tale decisione, in quanto essa conferma e rinforza l’importante riforma dell’orientamento, basata sull’introduzione delle citate figure professionali, fondamentali per il successo formativo dei nostri studenti.
Si tratta di una buona notizia anche per i tanti colleghi che hanno maggiori certezze sulla prosecuzione delle relative attività nell’anno scolastico 2024/2025.
Prevista dal PNRR e avviata lo scorso anno scolastico, la riforma dell’orientamento consente di supportare in modo personalizzato gli studenti delle ultime tre classi della scuola secondaria di secondo grado mediante figure dedicate che li accompagnano nel processo di conoscenza di sé, di costruzione del proprio percorso formativo e di scelta delle modalità di prosecuzione nello studio o col lavoro. A breve, dunque, le scuole del secondo ciclo potranno confermare gli incarichi degli orientatori e dei tutor sui raggruppamenti di alunni già individuati lo scorso anno, integrando i tutor nelle nuove classi terze e sostituendo quei docenti che nel frattempo dovessero esser stati trasferiti presso altra istituzione scolastica.
Le risorse a disposizione delle scuole consentiranno di elargire i compensi già previsti lo scorso anno a queste figure, incaricate anche di guidare gli studenti nella progressiva compilazione dell’E-portfolio. I criteri di utilizzo delle risorse finanziarie e la determinazione della misura dei compensi sono oggetto di contrattazione di istituto, avuto riguardo alle peculiarità organizzative e allo specifico contesto di riferimento.
Per gli orientatori è previsto un compenso annuo di 1.500 euro lordi. I docenti tutor percepiscono da un minimo di 1.589,68 euro lordi a un massimo di 2.725,16 euro lordi. A questo compenso base può essere aggiunta una parte variabile – connessa alle ore aggiuntive svolte per il supporto a studenti con fragilità o particolari necessità – con risorse a valere sul Programma Operativo Complementare (POC) “Per la scuola” 2014-2020, così da portare il compenso fino a circa 5.000 euro. Le risorse POC sono ripartite tra le istituzioni scolastiche ma saranno attribuite a quelle che ne faranno richiesta aderendo a un apposito avviso pubblico, secondo le modalità e i termini stabiliti nello stesso. L’Allegato B al decreto di ripartizione specifica la misura massima di progetto per ciascuna scuola destinataria. Tali risorse consentiranno, dunque, di attivare percorsi e moduli formativi di orientamento, nell’ambito dei quali possono essere retribuiti i docenti individuati con incarico di tutor in base alle ore e alle attività aggiuntive svolte sia come esperto sia come tutor d’aula.
L’ultimo articolo del decreto specifica i prerequisiti più opportuni per lo svolgimento degli incarichi, aggiornati rispetto a quelli indicati lo scorso anno, e ribadisce la necessità che i docenti destinatari degli stessi abbiano svolto il percorso di formazione propedeutico allo svolgimento della funzione di tutor e di orientatore, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del D.M. n. 63/2023.
L’ANP, a tale riguardo, chiede la riapertura tempestiva dell’apposito percorso formativo in modo da consentirne la frequenza anche a quei docenti che si rendano ora disponibili.
Gli ulteriori criteri di precedenza indicati dall’articolo 5 del D.M. sono i seguenti:
a) aver svolto le funzioni di tutor od orientatore nell’a.s. 2023/2024 nella medesima istituzione scolastica e, in subordine, in altra istituzione scolastica;
b) aver svolto compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche);
c) anzianità di servizio;
d) disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio scolastico.
Come già lo scorso anno, l’ANP è a disposizione degli iscritti per fornire loro consulenza e favorire così al massimo la realizzazione della riforma.