È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 25 novembre 2024, n. 177, Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
La necessità di tale intervento normativo trova fondamento nei preoccupanti dati sull’incidentalità nel nostro Paese: nel 2021 si è registrato un significativo aumento dei sinistri rispetto all’anno precedente (+28,4%) e dei decessi (+20%). Il fenomeno ha interessato anche i nuovi mezzi di trasporto, in particolare i veicoli di micro-mobilità elettrica, evidenziando così l’esigenza di un aggiornamento normativo in materia di sicurezza stradale.
Di particolare interesse per le istituzioni scolastiche è l’articolo 5 – Promozione dell’attività formativa nelle scuole – che introduce il comma 2-ter all’articolo 230 del Codice della strada. La misura prevede un innovativo meccanismo premiale: gli studenti che partecipano a corsi extracurricolari di educazione stradale, organizzati dalle scuole secondarie di secondo grado (statali e paritarie) o dalle autoscuole, beneficeranno di un bonus di due punti al momento del rilascio delle patenti AM, A1, B1, A2, B, BE, C1, C1E.
L’attuazione della norma è demandata a un decreto interministeriale (Ministero dell’istruzione e del merito, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’interno) che dovrà:
- individuare i soggetti formatori abilitati tra gli enti pubblici e privati competenti in materia di sicurezza stradale, inclusi gli enti di formazione professionale e le autoscuole
- definire le modalità operative per lo svolgimento dei corsi
- stabilire le procedure di certificazione delle attività svolte
Si tratta di una disposizione attesa dalle scuole. Infatti, non solo essa è coerente con la previsione dell’articolo 3, comma 2 della Legge n. 92/2019 sull’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica, ma è espressamente richiamata dalle relative Linee guida di cui al D.M. n. 183/2024 che così riportano:
“Le Linee guida si configurano come strumento di supporto e sostegno ai docenti anche di fronte ad alcune gravi emergenze educative e sociali del nostro tempo quali, ad esempio, l’aumento di atti di bullismo, di cyberbullismo e di violenza contro le donne, la dipendenza dal digitale, il drammatico incremento dell’incidentalità stradale – che impone di avviare azioni sinergiche, sistematiche e preventive in tema di educazione e sicurezza stradale – nonché di altre tematiche, quali il contrasto all’uso delle sostanze stupefacenti, l’educazione alimentare, alla salute, al benessere della persona e allo sport.”
La misura rappresenta, quindi, grazie anche al concreto incentivo dei due punti sulla patente, un significativo passo avanti per l’integrazione dell’educazione stradale nel percorso formativo degli studenti.
L’ANP accoglie con favore tale previsione normativa e riconosce il ruolo centrale che le istituzioni scolastiche possono svolgere nella promozione della sicurezza stradale, contribuendo alla formazione di conducenti più consapevoli e preparati.