Il CSPI, riunitosi in seduta plenaria lo scorso 4 febbraio, ha espresso parere negativo sulla bozza di decreto ministeriale – e relativo allegato – recante il Sistema nazionale di valutazione dei dirigenti scolastici.
Quest’ultimo era già stato oggetto del confronto con le organizzazioni sindacali, ai sensi dell’articolo 5, comma 3, lettera c) del CCNL area “Istruzione e ricerca” 2019-2021, conclusosi lo scorso 19 dicembre.
L’ANP, in quella sede, pur apprezzando lo sforzo compiuto dall’Amministrazione per venire incontro alle nostre richieste, aveva evidenziato la permanenza di alcune criticità. Tra queste ricordiamo, a titolo di esempio:
- il problema delle eventuali interferenze fra le azioni del dirigente e le competenze degli organi collegiali;
- la facoltà, per il Direttore dell’USR, di ridefinire il punteggio relativo a un solo obiettivo, e non a tutti, in caso di mancato raggiungimento, da parte del dirigente scolastico valutato, del livello minimo di target per cause non imputabili direttamente a quest’ultimo.
Detti limiti non sono stati superati neppure nella bozza trasmessa al CSPI per il prescritto parere.
Sgombriamo subito il campo da un equivoco: tale parere, come disposto dalla normativa vigente, è obbligatorio ma non vincolante. Dunque, l’iter per la nascita del Sistema nazionale di valutazione non subirà alcun arresto.
Del resto, è interesse di tutti – e in primis dei colleghi dirigenti – vedere il varo della nuova valutazione, pur perfettibile, poiché da un lato finalmente ne sancirebbe l’ingresso definitivo nella dirigenza pubblica e, dall’altro, renderebbe possibile percepire la retribuzione di risultato già dall’anno scolastico 2024/2025.
L’ANP crede profondamente – da sempre – nel valore della valutazione di tutto il personale quale leva strategica per il miglioramento del servizio e della qualità dei processi formativi. A tal proposito, chiediamo che sia data rapida attuazione alle previsioni di cui all’articolo 20 del CCNL area Istruzione e Ricerca 2019-2021 sulla formazione dei dirigenti, aspetto sempre più centrale nello sviluppo di quelle competenze manageriali e di leadership educativa che il nuovo impianto valutativo intende prendere in considerazione.