La riunione di ieri 12 aprile al MIUR, convocata per discutere gli “adempimenti connessi alla valutazione dei dirigenti scolastici” dal Capo di Gabinetto del MIUR è stato una ulteriore occasione per la delegazione ANP di ribadire l’assoluta indisponibilità della categoria ad impiegare tempo in procedure solo burocratiche e dunque inutilmente defatiganti, in quanto prive di ricadute sulle condizioni di lavoro e sulla retribuzione dei dirigenti.
Erano presenti per l’Amministrazione il Sottosegretario Vito De Filippo, il Capo di Gabinetto Sabrina Bono, il Vice Capo di Gabinetto Rocco Pinneri, il Capo Dipartimento Istruzione Rosa De Pasquale e i Direttori Generali Maria Maddalena Novelli, Carmela Palumbo e Iacopo Greco.
In apertura di seduta l’Amministrazione ha chiesto alle organizzazioni presenti di esprimersi sulla procedura di valutazione dei dirigenti. La delegazione ANP, prendendo per prima la parola, ha esordito ricordando lo stato di agitazione dichiarato dal presidente Rembado lo scorso 3 aprile, motivato dalle condizioni inaccettabili di lavoro dei dirigenti, rese ormai insopportabili dal mancato riconoscimento retributivo e dall’assenza di una non più procrastinabile equiparazione al resto della dirigenza gestionale di pari livello. Per tali ragione, ha continuato la delegazione ANP, pur ritenendo da sempre che la valutazione dell’azione dirigenziale è elemento indispensabile ad un profilo completo di dirigenza pubblica, ritiene prioritario, in questo momento in cui la politica del Governo, avviata con l’intesa del 30 novembre e proseguita con gli accordi successivi fino a quello recente sulla mobilità del personale, non tiene in adeguato conto le esigenze della dirigenza pubblica, procedere ad azioni di protesta. Tra quelle già definite, ha proseguito l’ANP, campeggia prima in elenco l’indisponibilità a compilare il portfolio del dirigente e a impiegare tempo prezioso, che non può essere sottratto a impegni con reali conseguenze sulla qualità della scuola.
Dopo il giro di tavolo l’Amministrazione ha comunicato la decisione di proseguire con la procedura di valutazione, sterilizzandone gli effetti sulla retribuzione dei dirigenti, argomentando la decisione con la necessità di prendere atto di difficoltà di natura organizzativa, ristrettezza dei tempi, criticità nella definizione degli obiettivi nelle diverse regioni.
Le motivazioni addotte e la soluzione individuata sono a nostro parere deboli e non ragionevoli, l’unica ulteriore possibilità appare quindi, a nostro avviso, che l’Amministrazione proceda con una modifica della Direttiva in cui si dichiari che per questo anno scolastico l’adesione dei dirigenti alla valutazione debba essere volontaria. Dichiarazione alla quale corrisponderebbe quindi la non compilazione del portfolio quest’anno da parte dei dirigenti, come da indicazione già data da ANP.
Sul resto delle questioni, trattate dall’amministrazione ed inserite al punto eventuali e varie all’o.d.g., daremo conto in altro comunicato ritenendo debbano essere trattate separatamente rispetto a questa di rilevanza prioritaria. Trattasi di questioni che avrebbero meritato apposita convocazione, che infatti è stata già calendarizzata nei giorni 18 e 19 aprile.