Dopo le mail e le telefonate personali a molti colleghi con la richiesta di documenti e con quella di incontri telefonici o via Skype, a cui Anp ha dato risposta con il comunicato del 23 settembre u.s.; dopo l’invito di Invalsi – rivolto ai Dirigenti – a rispondere ad un questionario sul quale ANP si è espressa negativamente il 26 settembre, è del 29 settembre la nota inviata ai Nuclei di valutazione con nuove istruzioni per la valutazione riferita all’a.s. 16/17.
Due considerazioni.
La prima. Finalmente l’Amministrazione ammette che il numero dei portfolio non compilati non si ferma a quelli non pervenuti, ma che nel loro novero vanno conteggiati anche quelli salvati ed inviati, ma che non erano di fatto compilati o compilati solo in parte. Questa ammissione rende ragione del successo della protesta in atto, proclamata da ANP fin dal 2 aprile. La percentuale dell’adesione è sicuramente più alta di quella che imprudentemente e, forse, avventatamente, qualcuno aveva nelle scorse settimane fatto trapelare.
La seconda. La valutazione per l’anno scolastico appena trascorso non avrà alcun effetto sulla retribuzione di risultato, come ampiamente avevamo documentato. Anp diffida l’Amministrazione ad utilizzare i dati in suo possesso a scopi ritorsivi nei confronti dei colleghi che hanno esercitato il loro diritto di adesione ad una protesta sindacale, le cui ragioni sono note e ampiamente trasmesse e comunicate in tutte le sedi ai vertici del Ministero e a tutta l’opinione pubblica. I Dirigenti Scolastici non temono la valutazione, ma l’adesione ad una protesta non può essere oggetto di valutazione da parte di nessuno. Non compilare il portfolio non equivale a valutazione negativa, anzi a valutazione tout court. Chi pensasse o avesse l’intenzione di fare questa indebita associazione si collocherebbe in modo sostanziale nell’area dell’attività antisindacale. Con tutte le conseguenze del caso.
#laprotestaAnpcontinua