In un incontro con le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto e dell’Area V, il viceministro Mariangela Bastico ha presentato oggi il piano di riparto delle risorse per i percorsi di alternanza scuola-lavoro che le scuole possono attivare secondo quanto disposto dall’ apposito decreto legislativo, sul quale esprimemmo a suo tempo le nostre valutazioni, alle quali rimandiamo.
Lo stanziamento complessivo ammonta a 30 milioni di euro, 18,5 dei quali sono riservati ai progetti della terza area degli istituti professionali e 1,5 milioni a misure di sistema (monitoraggio e valutazione dei percorsi che saranno attivati. Il resto (10 milioni di euro) vanno ai percorsi veri e propri di alternanza, attuabili in tutte le scuole secondarie.
Abbiamo espresso, nel corso dell’incontro, la nostra perplessità in merito alla suddivisione dello stanziamento, in particolare per il fatto che se la terza area dei professionali fosse stata finanziata con fondi appositamente dedicati (come avvenuto in passato) si avrebbe avuta una maggiore disponibilità, anche se ancora nettamente insufficiente nel suo complesso. Ciò rischia di rendere residuali i percorsi di alternanza, fruibili da troppo pochi studenti (negli anni passati da circa 20.000 studenti su 2.500.000!), mentre dovrebbero invece costituire una modalità permanente e costitutiva dell’attività didattica nel secondo ciclo di istruzione.
Anche in questo caso, la logica dell’emergenza finanziaria penalizza di fatto tutte le buone intenzioni.