Finalmente, dopo tre rinvii, si è tenuto oggi l’incontro sul FUN 2015-16. L’Amministrazione ha dichiarato di non essere in grado di fornire, dopo oltre sei mesi dalla scadenza prevista dal CCNL, l’informazione sulla costituzione e sulla ripartizione tra le regioni del Fondo.
Ha, comunque, informato della “trattativa” in corso con il MEF, e, in particole, che:
- secondo accordi già definiti con l’UCB (Ufficio Centrale di Bilancio), parte delle risorse messe a disposizione dalla L. 107/2015 saranno destinate al recupero del debito determinatosi negli anni precedenti per effetto dell’ultrattività dei contratti integrativi regionali;
- il FUN 2015-16 sarà riportato agli stessi livelli del 2010-11.
Infine, la Direzione delle risorse umane e finanziarie ha precisato che è stato sollevato un rilievo pesante sull’atto di determinazione già predisposto e trasmesso all’UCB. A dire dell’Amministrazione del MIUR, consisterebbe nella volontà della Ragioneria generale dello Stato di procedere alla compensazione anche dei maggiori esborsi dovuti in base ai contratti integrativi regionali per l’anno 2011-12, analogamente a quanto successo per il 2012-13 ed a seguito dell’applicazione retroattiva di una circolare interpretativa (n.20 del 08/05/2015). Su questo punto, in particolare, sarebbe in corso un approfondimento tra MIUR e MEF a livello politico e non solo tecnico.
In conclusione l’Amministrazione ha precisato che la situazione dovrebbe sbloccarsi nelle prossime ore, per cui potrebbe già essere fissato un nuovo incontro per l’informativa al più presto (15-19 febbraio 2015).
La delegazione ANP, nel prendere atto della completa sudditanza dell’Amministrazione del MIUR alla Ragioneria generale dello Stato, ha dichiarato la propria insoddisfazione e la contrarietà ad utilizzare le risorse aggiuntive, messe a disposizione dalla L.107, per sanare i guasti che MIUR e MEF hanno provocato negli ultimi anni, dal momento che quelle risorse erano destinate a compensare i maggiori oneri attribuiti ai dirigenti delle istituzioni scolastiche dalla recente normativa.
Inoltre, l’Amministrazione nulla ha detto degli oltre 60 milioni di euro di crediti vantati dalla categoria e nulla sui rilievi sollevati dall’UCB su alcuni contratti integrativi regionali tendenti a spostare risorse dalla retribuzione di posizione a quella di risultato.
ANP, riservandosi di esprimere ulteriori osservazioni in presenza dell’Atto costitutivo del Fondo certificato dalla Ragioneria, sta studiando tutte le possibili azioni di contrasto.