L’ANP esprime il proprio disappunto per la recente pubblicazione delle “Istruzioni di carattere generale relative all’applicazione del Codice dei contratti Pubblici”.
In primo luogo, dissentiamo sul metodo che, in antitesi al principio della semplificazione, complica ulteriormente una materia già abbastanza complessa.
Ci spaventa, in particolare, la dicitura “quaderno n. 1” che sembra preludere alla pubblicazione di altri trattati del genere. L’idea di diffondere un piccolo manuale sull’argomento è apprezzabile ma dovrebbe evidentemente mirare all’efficacia.
Per quanto concerne il merito, osserviamo che il documento è:
– una (malriuscita) copia di parti del D.lgs. 50/2016 e delle Linee guida ANAC n. 4: i dirigenti delle scuole e i direttori SGA non avvertono alcuna necessità di una nuova versione delle disposizioni esistenti ma, semmai, di agili schede di lettura che possano facilitare il loro già stressante lavoro;
– un manuale di complicazioni, dove anche l’atto iniziale (la determina a contrarre) è lunga ben nove (9!) pagine.
È appena il caso di ricordare che le istruzioni e le indicazioni fornite dal MIUR – che via via si autodefiniscono Raccomandazioni, Linee guida ecc. – non sono una fonte di diritto dalla quale è possibile discostarsi solo motivando.
I dirigenti delle scuole, di fronte alle 95 pagine di trattato più 132 pagine di allegati, si chiedono dove siano finiti l’anelito alla semplificazione amministrativa e la lotta alla eccessiva burocrazia.
Chiediamo, pertanto, il ritiro immediato delle istruzioni in questione e la loro sostituzione con poche e semplici indicazioni.
In caso contrario, l’ANP sarà costretta ad organizzare, per i propri iscritti, una serie di seminari in tutta Italia per interpretare – in senso orientato al codice dei contratti –l’intero volume con conseguente aggravio di lavoro per tutti.