L’ANP ha partecipato oggi, 3 dicembre 2024, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a un nuovo incontro informativo sulla liquidazione della retribuzione di risultato e delle reggenze 2023/24, nonché di prosecuzione delle trattative per la stipula del contratto collettivo nazionale integrativo 2024/25.  

L’Amministrazione, rappresentata dalla Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, dal Dott. Jacopo Greco, Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, dalla Dott.ssa Antonella Iunti, Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie, e dal Dott. Fabrizio Manca, Direttore Generale per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, ha confermato che sono in corso le procedure per la liquidazione dei compensi, che avevamo già quantificato nel nostro comunicato del 21 novembre scorso. 

L’Amministrazione ha poi presentato una nuova bozza di CCNI 2024/25 che non presenta novità di rilievo rispetto alla versione precedente. Si conferma, pertanto, l’aumento di 500 euro lordi annui per ciascuna delle tre fasce di complessità, a decorrere dal 1° settembre 2024. Il Ministero non intende superare tale somma al fine di assicurare la stabilità, negli anni a venire, della parte variabile della retribuzione di posizione. 

L’ANP, sulla bozza di CCNI 2024/25, ha espresso le seguenti osservazioni: 

  • abbiamo ravvisato l’insorgere di un serio problema politico. Riteniamo, infatti, che paventare un rischio di instabilità delle risorse che finanziano il FUN al punto da voler accantonare una somma significativa – peraltro, proprio nel momento in cui viene avviata la valutazione dei dirigenti scolastici – generi una criticità che esula dalle competenze del tavolo tecnico. Se l’Amministrazione appare titubante rispetto al reperimento delle risorse necessarie per stabilizzare la retribuzione dei dirigenti, questo crea nella categoria una condizione di inaccettabile incertezza. Incertezza peraltro iniqua e paradossale, dato che nulla del genere si verifica con gli altri dirigenti dell’area. Di conseguenza, per garantire ai colleghi il maggiore aumento possibile, abbiamo chiesto che il margine di sicurezza sia ragionevole ma non eccessivo  
  • per quanto riguarda la retribuzione di risultato e delle reggenze 2023/24, abbiamo nuovamente sollecitato la messa in pagamento delle spettanze, centralizzando le operazioni per evitare le tempistiche delle Ragionerie territoriali 
  • abbiamo ricordato che occorre corrispondere l’incremento del FUN disposto dal CCNL – approssimativamente, circa 10 milioni lordo dipendente – non confluito ancora nel FUN 
  • per quanto concerne gli aspetti della retribuzione di risultato 2024/25, da attribuirsi in base agli esiti della valutazione dei dirigenti scolastici, abbiamo confermato la nostra contrarietà a discuterla in dettaglio prima dell’adozione ufficiale del Sistema di valutazione medesimo. 

Abbiamo inoltre ricordato al Ministero la necessità di procedere all’apertura del confronto sulle seguenti materie, come previsto dal CCNL del 7 agosto 2024: 

  • criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile. La loro definizione è quanto mai urgente per la presenza di un grande numero di dirigenti scolastici che attendono di poter garantire l’equilibrio fra i tempi di vita e di lavoro, con particolare – anche se non esclusivo – riferimento ai dirigenti la cui sede di servizio è distante da quella di residenza 
  • linee di indirizzo e criteri generali in materia di salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ivi comprese quelle concernenti lo stress lavoro correlato. Si tratta di tematiche particolarmente rilevanti, data la mole sempre maggiore di adempimenti che gravano sulle istituzioni scolastiche anche in forza del PNRR, con riflessi negativi per il benessere del personale e, in primis, dei dirigenti 
  • linee generali di riferimento per la pianificazione di attività formative e di aggiornamento. Risulta necessario che il Ministero stanzi fondi dedicati, per poter affrontare le sempre crescenti incombenze amministrative e didattiche. L’assenza di una implementazione del CCNL di area sotto tale profilo diviene ancora più inaccettabile nel momento in cui, in virtù del PNRR, si sta garantendo una ampia offerta formativa al personale e in cui, al contempo, si sta avviando il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici 
  • le materie oggetto dell’Organismo paritetico dell’innovazione, nell’attesa che venga costituito ai sensi del CCNL 
  • i criteri per la determinazione delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche. Se l’Amministrazione intende apportare delle modifiche, è bene che sin da adesso ne sia data comunicazione per avviare l’interlocuzione con le OO.SS. 

Terremo costantemente informati i colleghi sull’andamento delle riunioni che, come è evidente, sono intrecciate con quelle di confronto sul Sistema di valutazione, in corso di svolgimento in questi stessi giorni.